Che cos'è "Nevertheless, she writes"?
Ho sempre odiato le sterili divisioni di genere, nella vita quanto nell'arte. è innegabile, però, che la letteratura è stata per lungo tempo riflesso della mentalità patriarcale dominante e, di conseguenza, le scrittrici si sono spesso scontrate con pregiudizi, difficoltà di essere prese sul serio nell'ambiente culturale, scarso interesse da parte della critica.
Lavorando alla mia tesi di laurea magistrale, "La short story inglese di fine Ottocento: donne e modernità", mi sono presto resa conto di come anche nell'ambito della produzione breve l'apporto delle donne allo sviluppo e consolidamento del genere sia stato per troppo tempo marginalizzato, minimizzato, quando non completamente negato: solo grazie alla critica femminista della seconda metà del Novecento, finalmente, si è iniziato a riconoscere l'importante contributo delle scrittrici alla short story di fin de siècle. Per me, scoprire queste autrici ha significato immergermi per la prima volta completamente in una forma letteraria che prima avevo frequentato in modo sporadico, da sempre più interessata al romanzo, soprattutto inglese e statunitense. I confini geografici sono rimasti, ma il racconto, che un tempo occupava uno spazio piuttosto limitato nelle mie avventure di lettrice, è diventato presto un interesse profondo, a cui non ho più smesso di dedicarmi, in forme diverse ma con la stessa passione.
Negli ultimi anni anche in Italia sembra essersi risvegliato l'interesse di pubblico ed editori nei confronti del racconto, come dimostrato dal proliferare di case editrici e progetti culturali dedicati esclusivamente o quasi a questa forma e il numero crescente di lettori di short stories. L'idea alla base di questo progetto, quindi, è di creare uno spazio in cui concentrarsi esclusivamente sulla scrittura femminile e sul fondamentale apporto delle scrittrici nello sviluppo della forma breve. A nomi noti se ne affiancheranno altri probabilmente meno conosciuti, con particolare attenzione alla letteratura inglese e nordamericana di Otto e Novecento, fino ad arrivare alle scrittrici contemporanee.
Le donne e la short story, quindi. Due realtà minori per certi versi, una forma letteraria troppo a lungo subordinata al romanzo quale genere egemone e il pregiudizio con cui la scrittrice deve fare i conti da sempre. Eppure, nevertheless, she writes.
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